Stai
pensando alla prova costume?
Magari con dei lacrimoni da coccodrillo pensando alla ciccia accumulata durante l’inverno?
Magari con dei lacrimoni da coccodrillo pensando alla ciccia accumulata durante l’inverno?
Possibile che ogni
anno succede la stessa cosa?
Tra
le “millanta” cause c’è ne è una MICIDIALE: Le cattive abitudini!
Ma
ci sono dei trucchi per fare girare la ruota delle abitudini in modo diverso,
diversissimo!!
Sei
pronta/o a scoprire dei semplici e fondamentali segreti per uscire dalle cattive abitudini?
Le
nostre abitudini agiscono come degli schemi che ci impediscono di evolvere o
cambiare in meglio la nostra vita; e non vale solo per il cibo ma anche per: i
soldi, lo stress, il sonno, le relazioni, e non mi basterebbe tutto lo spazio a
disposizione in internet per descriverle tutte!!
Praticamente
è come se le abitudini quotidiane fossero una griglia, un contenitore, che ci "obbliga" a riempirle,
tendenzialmente allo stesso modo.
Come gli argini del
fiume che tende a incanalare le acque sempre col solito flusso.
Le
nostre giornate diventano come dei fogli a righe e dei riquadri in cui
scriviamo più o meno cose simili, giorno dopo giorno.
L’altra
sera stavo ad un incontro sul cibo e facevano notare come alla base dei problemi di alimentazione c’è
spesso una cattiva abitudine, il bello (si fa per dire) è che un’altra
cattiva abitudine funziona anche per la micidiale ed odiatissima dieta. Queste
cattive abitudini spesso parlano così:
Vediamo
che c’è in frigo
Oggi
mi sento giù, avrei bisogno di qualcosa di buono.
Comincio
la dieta domani (o lunedì)
Ma
anche:
Ho
finito la dieta! da oggi ricomincio! (quante diete hanno risolto il problema in
modo definitivo? Nessuna, vero?)
“Non
Devo” ci dice la nostra parte giudicante “che palle, ma prima o poi te la
faccio vedere io!” risponde la nostra parte bambina ribelle
A
questo punto immagino che mi potresti dire: “Vabbè dove vuoi andare a parare e
che centrano i soldi?”
Te
lo spiego subito: la stessa sera a casa, mi metto a leggere un libretto sulla
crescita personale in senso economico e spirituale (bellissimo libro, leggilo è
breve e come inizi a leggerlo non ti stacchi più: “Il
più grande venditore del mondo” di Og Mandino) la coincidenza è che
dicono la stessa cosa:
Siamo proprio noi a
boicottarci, anche nei soldi: come? Con le cattive abitudini, con schemi
limitanti che ci auto imponiamo!
Ma
torniamo all’esempio del cibo, (basta applicare lo stesso principio anche nelle
altre cattive abitudini che vale lo stesso).
Ogni
giorno mi dico: “comincio domani” e non succede. Non solo ma quando succede mi
costa molto sacrificio mettermi a dieta e, una volta finita tutto torna come
prima!
Cosa
succede? Succede che siamo abitudinari! E il fatto di esserlo non è di per se
negativo, anzi, lo sono le nostre “cattive” abitudini.
Le
abitudini, oltre a rassicurarci, ci organizzano la vita in modo da non doverla
riorganizzare ogni volta e poterci concentrare su ogni cosa da fare.
Ovvero
invece di pensare: devo svegliarmi, devo lavarmi i denti, devo fare colazione lo
faccio in automatico e nel frattempo posso pensare ad altro.
Quindi
è inutile contrastare il fatto di avere delle abitudini ma può essere molto utile sostituire delle abitudini con le nuove.
Se,
poi, riuscissimo anche a rendere questa “sostituzione” un’abitudine da fare
ogni tanto ben venga! Potremmo migliorare la nostra vita in modo esponenziale!
Ciò
che possiamo fare è:
1)
vedere le nostre abitudini,
2)
individuare quelle che si vogliono modificare,
3)
definire e inserire nuove abitudini.
Cosa
mi spinge ad aprire il frigo? Cosa mi dico mentre lo sto per aprire? Come sto,
mentre lo sto aprendo?
Se
ti poni queste domande trovi delle risposte sorprendenti, ad esempio puoi
scoprire che hai bisogno di gratificazione, di coccolarti, solo che, invece di
trovare un modo per ricevere coccole, ti sfoghi col cibo.
Ma
il cibo soddisfa la nutrizione non il
bisogno di attenzione! (questo coincideva quando eravamo neonati con
l’attaccamento al seno).
Quindi
rimarrà in te sempre un senso di insoddisfazione! Se metti l’olio quando la tua
macchina ha bisogno di benzina, non funzionerà! A voglia a metterci l’olio!
Per
riuscire a porti quelle domande puoi rallentare le tue azioni, agirle con più
lentezza, per farle in consapevolezza.
Per
allenare la consapevolezza puoi usare la meditazione (puoi scaricare quella
guidata qui a destra: è gratis) e/o puoi spezzare le abitudini cambiando ad
esempio la mano con cui porti il cibo alla bocca. E abbiamo visto il punto: 1):
vedere le nostre abitudini
A
questo punto puoi renderti conto se stai per soddisfare un reale bisogno di
cibo o stai cercando di soddisfare qualcosa di altro. E siamo al punto 2):
individuare quelle che si vogliono modificare
Scoperto
questo puoi andarti a cercare un sistema per ottenere la giusta soddisfazione
(nell’ esempio delle coccole: un amico/a, il partner, ecc.) ed ecco il punto
3): definire e inserire nuove abitudini
Se
invece il tuo è proprio un bisogno di cibo, puoi soddisfarlo mettendoci la
giusta attenzione. Se lo farai con calma ti arriverà il senso di sazietà prima
che ti sei divorata/o un bue! E digerirai meglio, oltre a gustarti il cibo come
non mai!
Il
punto è che la digestione inizia venti minuti dopo avere iniziato a mangiare,
quindi il senso di sazietà non verrà mai prima dei venti minuti sia che tu ti
mangi 1 piatto di pasta sia se te ne mangi 5! A meno che al 4° non sono passati
i venti minuti, il che è assai probabile :)
Ancora
una precisazione. Riuscire a fare questo non è sempre facile. Io ad esempio,
predico bene e razzolo male… anzi dai: malino… mi piace pensare: benino.
Nel
senso che non è che quando hai capito il meccanismo diventi un’ altra persona!
Però quando stai per comportarti nel solito vecchio modo, anche se succede
raramente, succede!
E quando succede, hai sicuramente avuto una occasione in più per migliorarti. E ti sembra poco? Non sarai un’altra persona, ma lo puoi diventare poco a poco!
E quando succede, hai sicuramente avuto una occasione in più per migliorarti. E ti sembra poco? Non sarai un’altra persona, ma lo puoi diventare poco a poco!
Rivediamo
cosa puoi fare:
1)
Meditare :) ci sta sempre bene: aiuta la
consapevolezza
2)
Chiederti
cosa succede in te mentre stai per assumere il solito comportamento e cosa ti
dici mentre lo fai.
3)
Assumere
comportamenti diversi per uscire più facilmente dall’automatismo: esempio usare
la sinistra al posto della destra o viceversa.
Voglio
lasciarti con un video su come mangiare un mandarino con consapevolezza di Tich
Nhat Han (Lo tenevo da parte: vorrei farci una meditazione guidata sul cibo)
Image:
7thsens / FreeDigitalPhotos.net
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È il concetto di "dieta" che non ha senso di esistere.
RispondiEliminaQuesta parola ha un significato negativo, implica dei grossi sacrifici per arrivare al peso forma. Implica la fame, una delle più grandi paure della storia dell'uomo.
E a nessuno piace avere paura.
Per questo le diete falliscono, chi si mette a dieta cerca di uscire da questa spirale di dolore il prima possibile.
Ma una dieta non è temporanea, è uno stile di vita. Con uno stile di vita sano si rimarrà sempre magri e atletici, senza compiere sforzi. Basta voler bene al proprio corpo.
Una dieta è per sempre.
Uscendo dall'esempio, il punto è questo: cambiare un'abitudine non dev'essere uno sforzo, ma un piacere. Altrimenti non si riuscirà mai ad instaurare un'abitudine positiva e prolungata, prima o poi si tornerà ai vecchi vizi.
Per questo, secondo me, il problema non è tanto iniziare quanto trovare il modo per unire l'utile al dilettevole, come si dice.
Ciao Stefano, acuta osservazione. La dieta è associata infatti ad un dovere e alla rinuncia.
EliminaQuesto induce a sentire per chi la fa una vocina -che ha il suono di una vociona- che dice: "Non devi mangiare" a cui risponde inevitabilmente una parte di noi che si ribella a quest'ordine!
é veramente difficile vincere questo approccio, quasi impossibile: è una lotta con se stessi!
Perche combattere quando puoi ottenere risultati migliori in pace e sintonia con te stesso?
grazie per avere contribuito evidenziando una particolare angolatura!