I “NO” che migliorano le relazioni – Test Assertività



Come dire "no" quando serve

Ti è mai capitato che qualcuno ti ha chiesto qualcosa che non volevi fare a cui hai fatto fatica a dire di no? Che emozioni hai vissuto?

Riuscire a fare valere noi stessi quando siamo in relazione con gli altri non è sempre facile. Pur avendo studiato la materia ed essermi applicato quotidianamente all’auto-osservazione a me continua a essere difficile. E non credo sia un caso che con dei colleghi stiamo lavorando proprio su questo tema.

Immagina di avere preparato una cena -o di averla ordinata- e il tuo commensale si presenta con un’ora di ritardo. Io sarei arrabbiato e immagino anche tu. Che cosa fai? Che cosa dici?


1) Non dici nulla o minimizzi, e intanto covi il fastidio ed è un tipo di atteggiamento passivo.

2) Lo ammonisci riempiendolo di improperi ed è un atteggiamento aggressivo.

3) Dici apertamente come ti senti, cercando di rispettare sia il tuo sentire sia quello del tuo commensale - e corrisponde all’atteggiamento assertivo.

Ti sarà certamente capitato di vivere e avere adottato più volte tutti e tre gli atteggiamenti.

Adottando un atteggiamento passivo puoi tendere a negare le tue esigenze -negando, di fatto, una parte di te anche nella relazione- e a covare un fastidio che in qualche modo esprimi in maniera incongruente. Cioè puoi dire ad esempio "non fa niente" usando un tono che sembra proprio il contrario! Questo ti porta a non esperire le tue emozioni che magari un giorno improvvisamente possono esplodere in una rabbia sproporzionata rispetto all'episodio che l'ha scaturita.

Con l’atteggiamento aggressivo puoi tendere a far valere le tue esigenze noncurante di quelle dell'altro. Questo può portare a dei risultati immediati con una leggera soddisfazione lì per lì, che alla lunga creano disagi nel rapporto e un senso di insoddisfazione latente e profonda.

L'atteggiamento assertivo, invece, è quando riesci ad ascoltare e a comunicare sia la tua posizione sia quella dell'interlocutore.

Quindi qual è il modo migliore per migliorare la nostra assertività?

Innanzitutto è utile conoscere e rivivere le tre modalità in modo consapevole e scoprire meglio quella che tendiamo a usare di più. Rivivendole tutte e tre ci permette di saperle riconoscere e aver in futuro un atteggiamento che ci da un’opportunità in più per poter scegliere piuttosto che ritrovarci solo nel solito automatismo.

Riviverle significa soprattutto sperimentarle: non solo averle comprese intellettualmente. È per questo che abbiamo messo a punto un primo percorso esperienziale, finalizzato proprio a vivere in prima persona, e consapevolizzare queste nostre modalità.
Tutto ciò ci permette di essere più costruttivi e chiari sia nei rapporti di intimità (partner, genitori, figli, amici cari) che in quelli in ambito lavorativo.

Strumenti pratici: Ho brutalmente fotocopiato dal libro di uno dei miei insegnanti: Edoardo Giusti (e Alberta Testi): L'assertività.Vincere quasi sempre con le 3 A (Psicoterapia e counseling) (pagg.39-40) - il seguente test di autovalutazione de “Il mio livello di assertività”. 


 Image: Stuart Miles / FreeDigitalPhotos.net


4 commenti:

  1. Molte volte mi capita di non saper dire di "no" e in alcune situazioni,vivo l'ambiguità del senso di frustrazione per il dover fare ciò che non vorrei e la gioia che deriva dal non aver deluso le aspettative altrui. Leggendo il tuo scritto ho fatto questa riflessione d'ora in poi anzichè trattenere per me lo scontento, lo comunico, in modo pacifico, con un bel messaggio Io e così libero le viscere del suo peso. Grazie

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  2. Grazie Sara della tua condivisione.

    Riconoscerlo non è facile, almeno devo dire che mi è difficile e mi fa piacere che tu riesca a farlo! ciao

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  3. Ciao Claudio, totale 52. Sto notando che l'assertività a volte mi viene spontanea, quando lavoro con il pubblico per esempio. Come dice il test, mi tornerebbe utile coltivare questa qualità in modo da estenderne i contesti di applicazione. Saluti :)

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  4. Ciao White-Rabbit sono contento che l'assertività ti venga spontanea e che nonostante questo tu voglia ulteriormente coltivarla. Saluti e in bocca al lupo! :)

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