Hai mai pensato che
puoi meditare mentre lavori?
Che
assurdità, vero? E invece è una pratica diffusissima tra i meditatori!
Ha
anche un nome: Karma Yoga (dal sanscrito Karma - azione, e Yoga - unione) che
significa “la via dell’azione”.
Mettere
in ordine, costruire, lavare i piatti, lavare la macchina, pulire per terra,
tagliare l’erba, verniciare, lavarsi, truccarsi, radersi, etc. etc. sono tutte azioni quotidiane che possiamo
trasformare in occasioni per meditare. (Quelle sul proprio corpo
meriterebbero un altro approfondimento tanto sono efficaci!).
Gli
antichi saggi sostengono che all’inattività è preferibile l’attività. L’attitudine
che viene suggerita è quella di non
identificarsi con il risultato dell’azione ma sul fluire dell’azione
stessa. Un modo per osservarci mentre
siamo in azione.
Ed
è un modo per essere attivi nel contesto sociale nel quale il nostro lavoro
viene svolto, e per il bene del contesto stesso.
Mammamia
come l’ho detta complicata!! Che vuol dire?
In
realtà è molto semplice e banale ecco un esempio: metto in ordine? Chi vive con
me sarà felice di trovarsi in una casa in ordine!
Ripeto
le parolone di prima: “è un modo per
essere attivi nel contesto sociale” –ovvero a casa con i miei cari- “nel quale il nostro lavoro viene svolto”
–sempre a casa con i miei-, “e per il
bene del contesto stesso” – ovvero che poi anche “i miei” stanno bene in
una casa in ordine.
Ma
non potevo dirla così da subito? Si, certo! Ma così mi diverto di piùJ!
Anche
perché spesso le nostre azioni hanno conseguenze su un contesto ben più ampio
di quello della nostra casa.
Quando
sono sbarbato e sorridente ho un effetto nei confronti di tutti quelli che
incontro ben differente che quando sono con la barba non curata e cupo! (ormai
tengo sempre la barba ma vale lo stesso se la curo o no!).
E
questo esempio riguardava un’azione rivolta verso noi stessi, figuriamoci
quando l’azione la facciamo in un contesto più ampio!
Come puoi fare?
Inizialmente concentrati sulle sensazioni che hai toccando l'oggetto e nell'azione.
Ad esempio se stai verniciando una parete le sensazioni legate pennello o al movimento del braccio sul muro.
Poi, rimandendo e tornando su quelle sensazioni puoi anche consapevolizzare il cambiamento immaginando ad esempio, che la tua mente è come la parete: prima viziata dai pensieri ricorrenti e poi, piano piano sempre più del colore che gli stai dando, un po' come "purificandola".
All'inizio ero scettico, pensavo fosse una meditazione un po' "new age" invece ho scoperto, facendola che è uno strumento molto pratico di consapevolezza.
Uno strumento applicabile in moltissime circostazne del quotidiano.
Falla e vedrai!
Come puoi fare?
Inizialmente concentrati sulle sensazioni che hai toccando l'oggetto e nell'azione.
Ad esempio se stai verniciando una parete le sensazioni legate pennello o al movimento del braccio sul muro.
Poi, rimandendo e tornando su quelle sensazioni puoi anche consapevolizzare il cambiamento immaginando ad esempio, che la tua mente è come la parete: prima viziata dai pensieri ricorrenti e poi, piano piano sempre più del colore che gli stai dando, un po' come "purificandola".
All'inizio ero scettico, pensavo fosse una meditazione un po' "new age" invece ho scoperto, facendola che è uno strumento molto pratico di consapevolezza.
Uno strumento applicabile in moltissime circostazne del quotidiano.
Falla e vedrai!
Image Keerati FreeDigitalPhotos.net
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