Come sentirti OK
Scopri come sentirti “fico” senza sentirti troppo
“fico”
Come comunicare in modo più consapevole
Come relazionarti in modo da rispettare te
stessa/o e gli altri
Una teoria molto molto pratica
Ricordi quella sensazione piacevole in cui ti senti bene e intorno a te sono tutti
“belli”, interessanti e ti senti in
sintonia?
In quel momento tu sei OK e gli altri anche sono OK!
Possiamo scoprire cosa c’è dietro quell’equilibrio
e ricrearlo ogni volta che ci viene in mente?
Certo che possiamo!
L’ Analisi Transazionale ha fatto un bel lavoro
proprio per approfondire questi stati
dell’essere vediamoli assieme!
Ecco gli stati in cui ciascuno di noi puoi
sentirsi in un certo determinato momento:
IO sono OK, TU sei OK
IO sono OK, TU NON sei OK
IO NON sono OK, TU sei OK
IO NON sono OK, TU NON sei OK
Un po’ un’americanata vero? Lo chiamano “Ok
corral”. Quando la studiai la prima volta mi sembrò davvero molto americano,
poco “nostro” come approccio eppure... funziona!!!
Funziona davvero!! È una “teoria” che permette in
qualsiasi momento di fare chiarezza.
In qualsiasi momento ti puoi chiedere, quando ti relazioni a
qualcuno: “in che posizione mi trovo?”
ed il bello che non c’è bisogno di ricordartele tutte e quattro (una me la scordo spesso per strada) basta
chiederti “Io sono Ok? Anche lei/lui è
OK?”.
Il punto non è la teoria ma proprio la sua
funzionalità durante il tuo quotidiano. Quindi rispondere a quella domanda ti
mette subito in chiaro se c’è qualcosa nell’impostazione di quel rapporto, in
quel preciso momento che è squilibrato.
Ma vediamo
le posizioni nel particolare (visto
che lo trovo un po’ troppo americano ti ci metto la traduzione dall’americano
all’itagliano con la “gl” ;) )
IO sono OK, TU sei OK - (trad: io sono fico, tu sei fico) è la
posizione in cui siamo tutti “fichi”, tutto è possibile in me, in noi e intorno
a noi, è in atto uno spirito collaborativo di reciproca fiducia è altamente
produttivo e stimolante. È una posizione
assertiva, ciascuno sa il fatto suo! I confini sono ben definiti e
rispettati. L’emozione che la contraddistingue è Gioia ed il “copione”, ricco di fiducia è: “vado con ..”
IO sono OK, TU NON sei OK - (trad: io sono fico, tu non sei fico) è
la posizione in cui io mi sento superiore, su un piedistallo e tu, povero reietto,
sei uno “sfigato” bisognoso del mio aiuto. È una posizione aggressiva e tende a mettere in atto una relazione
carnefice-vittima l’emozione predominante è Rabbia e il “copione” è “mi
libero di...”
IO NON sono OK, TU sei OK – (trad: io
non sono fico, tu sei fico) è la posizione dello sfigato, della vittima,
della gatta morta. È una posizione
passiva pronto magari a diventare da vittima
carnefice all’improvviso (posizione passiva-aggressiva),
l’emozione predominante è Paura e il
“copione” è “mi allontano da...”
IO NON sono OK, TU NON sei OK – (trad: io
non sono fico, tu non sei fico) beh.. si commenta da sola... nulla è ok,
non solo io non posso farci nulla, ma nessuno in generale può fare nulla e
tutto è rivolto verso la distruzione... l’emozione predominante è Tristezza e il “copione” è “Nulla da fare con...”
Quante informazioni eh?! Tranquilla/o a usarle
queste info, nel pratico è molto più
semplice... Ma visto che sono sadico (persecutore,
aggressivo, io sono fico e tu.. pure anche!!! ;) ) ti voglio mettere una
ulteriore specifica copiata da wikipedia:
- Io sono OK; tu sei OK; loro sono OK: + + + (posizione aperta, socievole, democratica)
- Io sono OK; tu sei OK; loro NON sono OK: + + - (posizione snobistica, demagogica)
- Io sono OK; tu NON sei OK; loro sono OK: + - + (posizione dello scontento, polemica)
- Io sono OK; tu NON sei OK; loro NON sono OK: + - - (posizione solitaria, arrogante)
- Io NON sono OK; tu sei OK; loro sono OK: - + + (posizione masochistica, depressiva)
- Io NON sono OK; tu sei OK; loro NON sono OK: - + - (posizione subordinata)
- Io NON sono OK; tu NON sei OK; loro sono OK: - - + (posizione dell'invidia servile)
- Io NON sono OK; tu NON sei OK; loro NON sono OK: - - - (posizione pessimistica, cinica)”
Prima di ricordarti il trucchetto semplice per
applicare queste info al quotidiano ci tengo a dirti cos’ha di particolare
L’Analisi Transazionale e perché è molto
utile quando si tratta di interrelazioni e comunicazione.
(l’analisi
Transazionale nasce dal lavoro di Berne e studia di partenza le posizioni di
Genitore, Adulto e Bambino se vuoi approfondire puoi leggere il bellissimo
libro: A
che gioco giochiamo? Se invece vuoi approfondire l’ok corral leggiti il
libro di Thomas A. Harry: io
sono ok, tu sei ok)
Semplicemente perché
osserva le posizioni di ciascuno nel
“qui ed ora”! è un ottimo esercizio
di consapevolezza. Come sai la definizione di meditazione per me è: tecnica
di consapevolezza. Questa, in senso lato, è una “meditazione” perché è proprio
un ottimo strumento di consapevolezza.
Quindi L’Analisi Transazionale ci fornisce
strumenti che ci permettono di spostare
l’attenzione su cosa succede in noi ed intorno a noi.
Esempio: Dici una cosa e vedi che l’altro ha una
reazione che non ti aspettavi. A me succede spesso e immagino anche a te. Puoi
chiederti: “in che posizione mi trovo
io? E lui?” o anche “In che
posizione lo sto considerando” e vedere di dire qualcosa per ristabilire l’equilibrio.
Quando sei consapevole delle posizioni di entrambi “cosa dire” ti sarà molto
più semplice.
Come usarlo? Semplice, adesso che hai letto tutto
ciò, metti questa pagina tra i preferiti, in modo che ci puoi tonare a
rileggerla e rileggerla tutte le volte che ti dirai “’petta che diceva quel
passaggio?”(queste poche parole sono
ricche di concetti), ma adesso fai una cosa ancora più semplice.... Dimenticala!!!
Ricordati solo di domandarti “in che posizione mi trovo?”, “Io sono Ok?
Mentre interagisco con l’altro anche lei/lui è OK?”.
La risposta a questa domanda ti aiuterà a capire
se e come, aggiustare il “tiro” della tua interazione o comunicazione.
E cosa avviene quando avrai riaggiustato il tiro?
Che tu sarai di nuovo Ok ed avrai offerto anche a lei/lui la possibilità di
essere OK, quindi di nuovo tutto sarà Ok. “Magicamente” hai ripristinato la
sensazione che tutto è OK.
Fallo è potente!!!
Image: freedigitalphotos.net / "World
Ok" by Danilo Rizzuti
e se non ti é chiara la posizione? voglio dire in un rapporto interpersonale potrei non essere sicura di essere ok e nemmeno di capire bene la reazione dell' altra persona, tale da dire se ok oppure no. a me capita di dire. . chissà se io stessa in quell occasione ero ok oppure no. .
RispondiEliminaNon è sempre chiara la posizione, ma già il fatto di domandartelo ti aiuta a chiarirla.
EliminaFunziona più sull'adesso che sul passato. Non ha importanza tanto come eri allora ma come sei adesso.
Ad esempio adesso mi dici cose tipo: "non è chiaro... non sono sicura... nemmeno capire bene..." in questo momento su questo argomento potresti sentirmi "poco ok" il pericolo e se io mi metto a fare il maestrino e a mettermi nella posizioni in cui io sono Ok e tu no sempre..
Un conto e che su un argomento specifico (mica siamo tuttologhi!!) in cui chiedi, da persona Ok, chiarimenti ed io rispetto la tua persona (che sicuramente ne sa più di me su molti altri ambiti) e rispondo a quella domanda senza giocare a fare dei ruoli da fico e meno fico...
Un conto è se io invece approfitto di questa situazione e mi metto su un piedistallo, guardandoti dall'alto. E magari faccio sempre.
Possiamo rapportarci agli altri sapendo che sono sempre ok come persone anche quando non lo sono sempre.
Ad esempio io vado a meditare con i carcerati. Un conto è trattarli da persone sovrane, guardando a ciò che hanno di positivo ed un conto e sentirmi fico perchè io non "ho sbagliato come loro" (che poi è tutto da dimostrare.
Se sai che puoi imparare da tutti e allo stesso tempo puoi dare qualcosa di tuo a tutti, tutti, a cominciare da te, sono OK.
Tornando all'esempio, quando io vado ad "insegnare" la meditazione ai carcerati, io da una parte do qualcosa di mio, ma dall'altra, ti assicuro, che apprendo molto, molto molto. Loro sono Ok quanto me. Siamo tutti ok
Un caro saluto.
ps usa questa tecnica nel momento presente. Nell'Adesso e nell'adesso che troviamo la felicità
Che tu sia felice: Felice Adesso!
Io lavoro in un uffico pubblico ed ho a che fare con centinaia di persone ogni giorno. Quale palestra migliore per provare a monitorare le mie e le altrui posizioni e valutare quanto sono o non sono OK in ogni circostanza? Mi voglio impegnare con me stessa a valutare ogni approccio in base a questa tecnica e a verificare quanta efficacia possa avere nelle varie circostanze. Magari poi vi farò sapere...grazie Claudio per i tuoi sempre preziosi spunti!
EliminaGrandissima occasione, Carla! Complimenti!
EliminaMi raccomandando di valutare la posizione tua e dell'interlocutore.
Valutare l'interazione tra te ed un altro (io ok lui ok) che è diverso da giudicare se stessi (e gli altri)
Un caro abbraccio Carletta e buon lavoro!!
Anch' io ho provato l'utilità dell'Analisi Transazionale quando, circa quindici anni fa, partecipai a una supervisione basata su questo approccio. Allora lavoravo come assistente presso una comunità riabilitativa per persone con disturbi psichici, e non vi dico quante situazioni sono migliorate, non solo per me ma anche per molti miei colleghi. Naturalmente può aiutare anche nella relazione con i cosiddetti "normali"!!! L'approccio Transazionale , pur sembrando molto "ammericano" è comunque valido e ricco di spunti operativi. Mi unisco al consigliare il libro di Berne. Un grazie a Claudio per questo post e per le sue fantastiche meditazioni!
RispondiEliminagrazie curiamoatlantide per la tua testimonianza e condivisione. Mi diverte ch eanche tu lo trovi sia ammmericano che molto utile.
EliminaAnche io da quando l'ho imparata (e mi sembrava solo teoria) ho notato il miglioramento relazionale in molti ambiti.
ciao e buon lavoro